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PATTI CHIARI CON LE ISTITUZIONI

Positivo il bilancio delle attività svolte dal 26 al 29 settembre per i contenuti trattati e per l’individuazione delle problematiche che saranno oggetto delle prossime iniziative sociali.

Tre le questioni che verranno affrontate:

  1. L’assunzione di responsabilità da parte della politica valdostana verso le problematiche dei separati. Responsabilità che non può essere scaricata sui servizi sociali senza nessun controllo politico e senza nessun monitoraggio sull’efficienza degli stessi e sulle competenze degli operatori, sull’obiettività degli interventi e sulle spese talvolta incomprensibili e ingiustificate, La politica non può più coprire col suo silenzio nemmeno l’inefficienza del tribunale e dei servizi sociali e nemmeno può istituire apparati inefficienti e, in alcuni casi, anche dannosi per i separati e per i loro figli;
  2. trasparenza delle istituzioni (regione, comuni, pari opportunità, consulte, cioè di tutti coloro che erogano finanziamenti e sussidi pubblici alle madri collocatarie), informando l’altro genitore e il tribunale dei servizi e delle risorse economiche che beneficia il genitore collocatario o affidatario;
  3. presunzione di colpevolezza, sempre e comunque, di un genitore (leggasi quasi sempre il padre) dietro la semplice denuncia della donna. E’ notorio che il tribunale di Aosta, inaudita altera parte e senza contraddittorio, emette continui provvedimenti cautelari per stalking e maltrattamenti in famiglia che poi, di lì a breve, diventano pesanti condanne, mentre mai interviene a favore del genitore non collocatario (che non riesce a vedere i figli) in applicazione dell’art. 709 ter c.p.c. No alla figura del padre “criminale” – così come si vorrebbe far credere - perché chiede il rispetto dei diritti dei figli e suoi! Cosa dire di quei padri condannati come pericolosi e ai quali poi si permette di stare a lungo con i figli?
  4. indagini serie

a. sul lavoro nero di tanti madri che si professano nullatenenti e disoccupate al solo fine di ottenere e incrementare l’assegno di mantenimento per sé e per i figli

b. sull’evasione fiscale di tanti professionisti legati alle separazioni che propongono ai clienti il nero per farli risparmiare sull’Iva. Un raffronto tra cancelleria dei tribunali e fatturazione dei professionisti porterebbe a inverosimili sorprese e farebbero emergere ingenti danni per l’erario statale, smascherando gli onesti dai disonesti

c. diversa regolamentazione del gratuito patrocinio. Troppe persone con stipendi non dichiarati vi accedono e troppi genitori non collocatari non possono usufruire di questo istituto poiché il meccanismo di accesso non prevede la detrazione degli assegni di mantenimento. Gli assegni familiari, i contributi pubblici, gli assegni di mantenimento ai figli o quant’altro poi  non costituiscono reddito.

Due interessanti conferenze (venerdì pomeriggio e sabato mattina) hanno messo in luce “il trauma della separazione” per i genitori e per i figli, così come ben descritto dal dott. Ezio Ciancibelli, psicologo e consulente del Tribunale per i minori di Venezia e mediatore familiare. L’autore, il sabato mattina, ha illustrato le  conseguenze della “Sindrome da alienazione parentale” (Pas) come “abuso emotivo sui minori” suggerendo “come prevenirla e come curarla”. Ai due incontri ha partecipato un pubblico attento che con i suoi interventi ha sottolineato la gravità del fenomeno assai diffuso anche in Vallata ed ancora misconosciuto dai servizi e dal tribunale stesso.

Il relatore dott. Ciancibello ha proposto un pubblico dibattito con la partecipazione del tribunale di Aosta, dei servizi sociali, di uno psicologo di fuori zona e dell’associazione al fine di sensibilizzare le istituzioni sulle conseguenze sociali di una separazione non equa e non rispettosa delle esigenze dei minori. La platea ha manifestato interesse per l’iniziativa.

Aosta, 3 ottobre 2012

 

Ubaldo Valentini

 

Radio Proposta Inblu

Le iniziative ad Aosta illustrate nell'intervista radiofonica del 5-10.2012.

Ascolta la puntata... clicca qui

 

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