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E’ vero quello che raccontate!


Conosco bene il Centro antiviolenza ternano e le strutture ad esso collegate, i loro operatori, la loro preparazione e i loro abusi selle persone che li frequentano. Da donna dico che il loro fanatismo, la loro superficialità  e la loro mancanza di rispetto per le ospiti, talvolta con figli, sono una offesa alle donne veramente maltrattate come me. Tanti e troppi diversi sono gli interessi che gravitano attorno a strutture di questo genere sorte principalmente per volontà della sinistra italiana e della chiesa, finanziate esclusivamente con i soldi pubblici. Nessuna autorità le controlla e le proteste di alcune di noi non hanno prodotto alcun risultato, anzi hanno reso impossibile la nostra ulteriore permanenza in quei luoghi.  Molte ospiti hanno situazioni familiari veramente difficili, non hanno lavoro e non hanno di che vivere. Nessuno le aiuta a trovare un lavoro e nessuno permette loro di riacquistare la dignità dell’autonomia economica per sé e per i figli. Non è il mio caso, poiché, grazie alla mia esperienza lavorativa, sono riuscita a lavorare ed ancora conservo un posto fisso che mi dà molte soddisfazioni.

I bambini nella comunità vivono in un ambiente a rischio per la presenza di minori con grossi problemi e di genitori che poco li seguono.

Fa bene la vostra associazione a pretendere chiarezza e trasparenza sui soldi pubblici perché, così facendo, date sostegno psicologico e morale a chi vorrebbe lottare contro le ingiustizie ma ha paura di farlo perché si sente solo ed abbandonato dalla società. Grazie per quello che fate. (Luisa M., Terni-Roma)

 

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