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Regolamentazione dei servizi sociali

Certezza dell'azione, certezza del diritto e certezza

della decisione a tutela della famiglia e dei minori

nei casi di separazione e divorzio

 

La regolamentazione dell’attività dei servizi sociali nelle separazioni e divorzi incomincia ad entrare nel dibattito degli enti locali, vista la sua urgenza, come i cittadini da anni chiedono alle istituzioni preposte alla tutela dei minori.

In Valle d’Aosta alcuni gruppi consigliari hanno valutato la proposta e l’hanno presentata all’esame del consiglio regionale ed altri comuni ne stanno seguendo l’esempio. In Umbria altrettanto stanno facendo alcune forze politiche. Il testo del Regolamento, è stato stilato dall’avv. Gerardo Spira - esperto a livello nazionale in diritto amministrativo e minorile – per conto dell’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori. Forze politiche di altre Regioni hanno già contattato l’associazione per aderire alla loro iniziativa. Ora rendiamo conto di quanto avvenuto al comune di Perugia.

Un vuoto funzionale e legislativo durato oltre 20 anni ha consentito ai servizi sociali degli Enti territoriali (regioni, province e comuni) di eludere una legge dello Stato (legge 241/90) e di svolgere attività amministrativa nei casi di separazioni e divorzi in assenza di regolamentazione.

Da oltre 20 anni l'Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori, con sede nazionale in Umbria, sta portando avanti una battaglia di civiltà contro i diritti violati dei minorenni in difesa dei principi costituzionali del valore della famiglia.

Da oltre 20 anni l'Associazione ha denunciato la confusione istituzionale dei ruoli della giustizia minorile e degli Enti territoriali, la invasione di campo delle competenze e la negazione del diritto dei genitori separati e divorziati a conoscere e partecipare al procedimento aperto davanti ai servizi sociali della P.A.

La mancata disciplina e l'assenza della regolamentazione delle attività in dipendenza di separazione e divorzio hanno consentito il libero arbitrio delle funzioni amministrative nelle decisioni che hanno riguardato e riguardano genitori e figli.

Da quasi tre anni l'Associazione ha iniziato un nuovo percorso di rivendicazione che vede coinvolti specialmente Regioni e Comuni di ripristinare il diritto, previsto dalla legge, dei cittadini a partecipare alle iniziative che li riguarda, a vedere gli atti, ad estrarne copia e vedere riconosciuti i diritti sanciti nella carta costituzionale.

L'associazione attraverso il contributo legale dell'avv. Gerardo Spira, studioso in materia amministrativa, ha aperto la discussione  sul protocollo e sul procedimento amministrativo nelle questioni delle separazioni con incontri e dibattiti a vari livelli, sostenendo l'obbligo per gli Enti territoriali di disciplinare la fase di loro competenza con un regolamento che ponesse fine a divergenze, arbitrarie decisioni e invasioni di campo della giustizia minorile nelle competenze e funzioni proprie degli Enti territoriali.

La materia dell'assistenza minorile, proveniente agli Enti locali dal DPR 616/77 è e resta materia di esclusiva competenza degli Enti e va disciplinata, come le altre, ai sensi della legge 241/90.

Per porre fine alla confusione dei ruoli e delle attribuzioni, nell'interesse della famiglia, dei minori e delle istituzioni l'Associazione ha studiato e redatto un regolamento composto di artt. 25, in cui sono state stabilite tutte le fasi del procedimento che i servizi sociali devono osservare nei casi di materia riguardante le separazioni e divorzi.

Niente più confusione di ruoli tra enti territoriali e giustizia minorile e rivalutazione della fase amministrativa nella decisione, in osservanza di un protocollo che fissa tempi, modalità ed obiettivi.

Certezza dell'azione, certezza del diritto e certezza della decisione.

Il Regolamento è stato presentato al Comune di Perugia di cui si è fatto promotore il Consigliere comunale Sergio De Vincenzi, anche consigliere regionale del gruppo “Ricci Presidente” e presidente di “Umbria Next”, a cui va il nostro riconoscimento per il valore e l'impegno in una materia in cui i minori hanno pagato e pagano le conseguenze di tanta disattenzione.

L'Associazione appena approvato il Regolamento, promuoverà con le forze socio-politiche e gli Enti bene intenzionati conferenze a tutti livelli, perché la materia trovi sbocchi omogenei in tutto il Paese, unicamente per il superiore interesse dei Minori.

Ubaldo Valentini, pres.

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