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Chiedere trasparenza ai servizi sociali

offende alcuni amministratori regionali


La richiesta di precise garanzie di trasparenza ai servizi sociali valdostani nelle separazioni fa arrabbiare alcuni amministratori della Regioneche, con una quasi diffida a firma dell’avv. dirigente, Riccardo Jans, vorrebbe imporci (a nome di chi?) di sostituire immeditatamente la locandina edil volantino che annuncia il pubblico dibattito di martedì 2 ottobre alle ore 17 sul tema: “Servizi sociali e Mediazione familiare fuori controllo.Inspiegabile il silenzio dei politici e della Regione!” poiché riporta la dicitura:“l’associazione ha inviato una lettera ufficiale ai responsabili regionali – che hanno assicurato la loro presenza all’incontro - per urgenti provvedimenti legislativi sui servizi di competenza della Regione VDA”.

La presenza al dibattito ci era stata assicurata da alcuni amministratori, manon da coloro che nemmeno si sono degnati di rispondere alla nostra lettera del 12 settembre che illustrava le criticità dei servizi sociali e della mediazione familiare, finanziata con soldi pubblici e chiedeva di prendere, con urgenza, provvedimenti legislativi regionalia tutela dei minori e dei loro genitori. E’ bene ricordare che è passato un anno dall’approvazione della mozione che impegnava l’assessore alle politiche sociali alla stesura di un Regolamento per i servizi sociali da sottoporre all’approvazione dell’assemblea consigliare prima della conclusione della legislatura. Ancora tutto tace.

Il non aver specificato “alcuni amministratori” e l’aver evidenziato il silenzio della Regione sulla gestione dei minori nelle separazioni ha originato la missiva dell’avvocato dirigente che vorrebbe imporci anche i temi da trattare nei nostri dibattiti per non mettere in evidenza le profonde lacune (ma sono veramente lacune?) degli amministratori di una Regione che ha avuto, rispetto alla popolazione, il più alto numero di padri che si sono tolti la vita proprio a causa di ingiuste separazioni. I politici e gli amministratori non hanno il diritto di disinteressarsene!

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Questa la lettera, senza data, inviata all’Associazione dal legale della regione e, a seguire, la nostra risposta. La lettera è scritta su carta intestata alla “Regione Valle d’Aosta – Presidenza della Regione” ed indirizzata alla Presidente della giunta, al presidente del consiglio regionale, all’assessore alla Sanità, salute,politiche sociali ed al consigliere Cognetta.

“Oggetto: Invito al pubblico dibattito: “Servizi sociali e Mediazione familiare fuoricontrollo. Inspiegabile il silenzio dei politici e della Regione! Aosta CSV salaconvegni, martedì 2 ottobre 2018 ore 17”.

Con riferimento al volantino relativo al pubblico dibattito dal titolo “Servizi sociali eMediazione familiare fuori controllo ad Aosta. Inspiegabile il silenzio dei politici e dellaRegione!”organizzato dall’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori, volantinonel quale si dà risalto al fatto che i responsabili regionali hanno assicurato la loro presenzaall’incontro, si rappresenta che la partecipazione da parte dei dirigenti e amministratoriregionali all’incontro è configurabile esclusivamente in un contesto di collaborazione e ascoltoreciproco in merito alla diverse posizioni sul tema, spirito, evidentemente, contraddetto daltenore del volantino e dal taglio dato all’evento, che non solo è fuorviante nei confronti diun’utenza particolarmente delicata, quale è quella che l’Associazione si propone di tutelare, maè anche inutilmente provocatorio e accusatorio, nonché lesivo dell’immagine istituzionaledell’Ente, dei suoi amministratori e dei suoi dirigenti.

 

In ragione di quanto sopra esposto, la partecipazione di dirigenti e amministratoripubblici in veste istituzionale avrà luogo soltanto se il titolo del dibattito avrà unaformulazione che eviti di evocare un vero e proprio processo all’Ente e ai soggetti cheagiscono in nome e per conto di esso, che pure anche in passato non hanno mai negato ildialogo con l’Associazione.

 

In difetto, oltre a non partecipare all’evento, l’Amministrazione regionale si riserva di

tutelare nelle sedi competenti la propria immagine.Distinti saluti.

L’avvocato dirigente - Riccardo Jans(documento firmato digitalmente).”

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Questa la nostra risposta.

“Abbiamo ricevuto, a sua firma nella qualità di avvocato dirigente, nota, su carta intestata della presidenza della Regione Valle D’Aosta, con la quale scrive: In ragione di quanto sopra esposto, la partecipazione di dirigenti e amministratori pubblici in veste istituzionale avrà luogo soltanto se il titolo del dibattito avrà una formulazione che eviti di evocare un vero e proprio processo all'Ente e ai soggetti che agiscono in nome e per conto di esso, che pure anche in passato non hanno mai negato il dialogo con l'Associazione.

In difetto, oltre a non partecipare all'evento, l'Amministrazione regionale si riserva di tutelare nelle sedi competenti la propria immagine.

Prendiamo atto che i titolari delle funzioni sopra richiamati, interpellati, hanno espresso dissenso. Non comprendiamo però se la nota è stata assunta da Sua autonoma iniziativa o su mandato del Presidente della Regione, regolarmente invitata, a cui, ci pare spetti la rappresentanza istituzionale.

Avremmo preferito - Voglia scusare la nostra incompetenza - leggere la sua funzione espressa sugli atti lungamente e cordialmente scambiati tra l’Associazione e la Regione, che, per l’ufficialità, sono iniziati dall’inizio del 2016, con il tentativo di coinvolgere inizialmente tutti i gruppi consiliari e proseguiti poi con i consiglieri disponibili e con la presenza dei funzionari di riferimento, che hanno portato all’approvazione della mozione del 9.11.2017.

Premettiamo che l’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori,ormai da oltre 20 anni, porta nelle istituzioni italiane la voce della disperazione dei conflitti che hanno invaso vasta parte del tessuto sociale. La situazione si è maggiormente aggravata per la incomprensibile resistenza delle istituzioni ad intervenire in una materia che la legge ha esclusivamente riservato agli Enti territoriali.

La regolamentazione da Noi proposta, anche con la collaborazione della parte politica, ha lo scopo di raccogliere i segnali legislativi rivolti verso il benessere dei cittadini e verso un obiettivo di sentito equilibrio a garanzia di tutti. Trasparenza, pubblicità, ma, soprattutto, partecipazione attiva del cittadino nelle attività che lo coinvolgono, sono momenti e condizioni di credibilità e di affidabilità degli Enti pubblici.

Abbiamo raccolto il disagio, spesso premonitore di fatti poi tragicamente esplosi, e lo abbiamo segnalato con allarmante preoccupazione.

I dati statistici pubblicati a cura della presidenza della Regione Valle D’Aosta, scheda Giustizia, non sono rassicuranti, sia per i procedimenti di separazione che per i suicidi.

Lei nella sua nota ha ritenuto e valutato: “il tenore del volantino e dal taglio dell’evento, non solo fuorviante, ma anche inutilmente provocatorio e accusatorio, nonché lesivo dell’immagine istituzionale dell’Ente, dei suoi amministratori e dei dirigenti”.

Noi parliamo di comportamenti discrezionali, di assenza del procedimento amministrativo nelle attività dei servizi, di accesso agli atti, previsti nello Statuto della Regione e disposti nella legge dello Stato. Noi parliamo di diritto e di leggi e non di politica, perché i diritti delcittadino non hanno colore politico.

Poiché dunque, almeno pare, che Lei non è a conoscenza delle iniziative assunte dalla nostra Associazione con la Regione sul tema, ci permettiamo di ricordarlo:

dal 2015, con conferenze e dibattiti, la nostra associazione ha affrontato specificatamente le problematiche dei minori della Valle d’Aosta e dei loro genitori nelle separazioni, accentuando la necessità di una regolamentazione, obbligatoria, dell’operato dei servizi sociali. Ai nostri dibattiti sono stati presenti esponenti politici comunali e regionali, anche con incarichi in giunta, e il sen. Fosson.

Nella primavera del 2017 ci sono stati incontri con esponenti politici regionali per illustrare il Regolamento/Protocollo predisposto dall’avv. Gerardo Spira per l’Associazione, presente personalmente. Ne sono seguite conferenze e dibattiti su questa tematica.

Il consigliere regionale Cognetta ha concretizzato le nostre richieste e proposte - un Regolamento per la gestione dell’attività dei servizi sociali in materia minorile e in specifico nelle separazioni - con la presentazione di una mozione al Consiglio Regionale per vincolare l’assessorato alla Sanità e Politiche sociali e Formazione alla stesura di un regolamento prima della fine della legislatura.

Il 9.11.2017 il Consiglio Regionale approva la mozione con i voti di tutti i presenti eccetto un consigliere che si è astenuto

Il 12.01.2018 il Consigliere Cognetta, avvicinandosi la fine della legislatura e non avendo saputo più nulla del Regolamento/Protocollo, presenta una interrogazione urgente con risposta in aula all’assessore alle Politiche sociali.

Il 24.01 l’assessore risponde all’interrogazione urgente del Consigliere Cognetta affermando che il Regolamento verrà affrontato dalla prossima giunta, informando l’assemblea di aver incaricato gli stessi servizi sociali a redigere il regolamento ma ancora non era pronto. L’assessore dà incarico ai controllati di divenire controllori di se stessi!

Nel frattempo il dirigente dei servizi sociali e quello del comparto psicologico predispongono una circolare che prevede la lettura e firma delle relazioni da parte dei genitori. In caso di rifiuto doveva essere aggiunto alla relazione per il tribunale. Una pura autotutela non dei minori e dei loro genitori ma dei servizi sociali!

Nell’aprile del 2018 l’Associazione ha scritto a tutti i gruppi politici presente nella campagna elettorale per chiedere di inserire nei programmi politici da sottoporre al voto dei cittadini un preciso impegno per i separati e, in specifico, la regolamentazione dei servizi sociali.

A settembre 2018, essendo la nuova giunta in piena attività, è stato chiesto con una relazione-memoria scritta alla Presidente della giunta, al Presidente del consiglio regionale, all’assessore alla Sanità, Politiche sociali e Formazione e al consigliere Cognetta un rapido intervento sulle problematiche minorili legate al rispetto della bigenitorialità nelle separazioni, anche in considerazione del fatto che negli ultimi anni continuano ad esserci suicidi di padri separati.

C’è stato un incontro tra il Presidente, l’avv. Valentini ed il presidente del consiglio regionale, dott. Fosson, un altro con l’assessore alle Politiche sociali, Chantal Certan, e con il consigliere Cognetta, annunciando loro un dibattito su queste problematiche.

Sulla nostra attività e sulla mozione Cognetta è stato scritto tantissimo da tutta la stampa della Vda e ci meraviglia che un dirigente non ne fosse a conoscenza.

Per tranquillizzare V.S. e la Presidente, insistiamo nell’invito perché l’incontro possa tornare utile a rafforzare il clima di collaborazione che da parte nostra vi è stato e vi sarà sempre.

I Separati di Aosta attendono con ansia che la Regione dia corso ad un impegno già assunto in Consiglio quasi all’unanimità.

Noi registreremo l’iniziativa a garanzia soprattutto della immagine dell’Ente Regione.

Aosta, 30 settembre 2018 - Il presidenteUbaldo Valentini”

 

 

 

 

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