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Aosta: dibattito su servizi sociali e mediazione familiare


Chi ha paura di assumere le responsabilità pubbliche

non deve condizionare i diritti dei cittadini


Il 2 ottobre alle ore 17 si è tenuto il pubblico dibattito sul tema: Servizi sociali e Mediazione familiare fuori controllo. Inspiegabile il silenzio dei politici e della Regione!” presieduto dall’avv. Gerardo Spira e moderato da Ubaldo Valentini. In precedenza era avvenuto un incontro su queste tematiche dell’associazione, assieme agli avv. Spira e Valentini con la presidente della Regione e poi con l’assessore alla Sanità, salute e Politiche sociali a cui compete in Valle d’Aosta il controllo sui servizi sociali e sulla mediazione familiare.

L’avv. Gerardo Spira, esperto di diritto amministrativo e del diritto minorile ha predisposto lo scorso anno, per conto dell’Associazione, il “Regolamento sul procedimento amministrativo e diritto di accesso agli atti riguardanti i servizi sociali in materia dei minori” nei procedimenti di separazione, inviato agli Enti territoriali italiani a cui compete regolamentare l’attività dei servizi sociali e garantire la loro trasparenza ed obiettività.

In apertura dei lavori il presidente dell’associazione, prof. Valentini, ha ripercorso i dieci anni di attività della sede regionale VDA, evidenziando la inspiegabile resistenza dei servizi sociali e della mediazione familiare ad una loro regolamentazione a tutela dei minori e dei loro genitori separati. Il presidente ha chiesto espressamente che chi non rispetta la legge, a qualsiasi livello, debba essere allontanato da questa attività pubblica, particolarmente delicata, e che gli amministratori pubblici procedano contro costoro quando si ravvisano gli estremi di abuso d’ufficio. La mediazione familiare, così come condotta in VdA è dannosa ai minori e ai loro genitori e pertanto dovrà essere completamente modificata o, meglio, visti i costi, eliminata poiché è un servizio inutile e causa molto malessere tra i separati.

L’avvocato Spira, con la profonda competenza, ha illustrato competenze e limiti dei servizi sociali e le responsabilità degli enti locali che non applicano la legge sulla pubblica amministrazione. Il tema posto alla riflessione dei separati valdostani e alle forze politiche vuol evidenziare come servizi sociali e mediazione familiare, quando non rispettano il diritto amministrativo, siano fuori dalla legalità.

Il relatore ha delineato le competenze e le responsabilità dei politici, delle regioni, dei comuni e delle Asl nella gestione dei servizi sociali incaricati dai tribunali a relazionare sui genitori separati e sui loro figli. I servizi, quando non operano come previsto dalla legge sulla pubblica amministrazione e non garantiscono la completa trasparenza nella loro attività e non assicurano la completa imparzialità e accessibilità agli atti, commettono un abuso e violano la legge italiana.

Lo scorso novembre, il precedente consiglio regionale aveva votato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Cognetta che vincolava la giunta a predisporre le Linee guida per la regolamentazione dei servizi sociali da sottoporre con urgenza all’approvazione del consiglio stesso. La giunta poteva scegliere tra il rigettare la mozione o procedere alla sua attivazione. Nulla è stato fatto e la mozione vincola anche gli attuali amministratori a predisporre il regolamento da sottoporre all’approvazione del consiglio regionale.

Il problema dei separati e dei minori non può attendere la grazia della burocrazia. Chi ha paura di assumere le responsabilità pubbliche non deve condizionare i diritti dei cittadini.
Al dibattito erano presenti i consiglieri regionali Cognetta, del Mouv’, Nasso e Russo, Movimento 5 Stelle, e il coordinatore Dipartimento Sanità, salute e politiche sociali, dott. Rubbo.

 

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