Aosta: gli amministratori si arrabbiano
La politica si fa con i soldi dei cittadini
che chiedono trasparenza e pubblico conto
L’avv. Jans dell’avvocatura regionale Vda invia una nota-diffida all’associazione per avere, a suo parere, offeso la onorabilità e decoro personale ed istituzionale del presidente Fosson, dell’assessore Baccega e dei dirigenti regionali e degli assistenti sociali. Questa la nostra risposta. In allegato la nota-diffida e il parere pro-veritate dell’avv. Spira. Ai soci e ai cittadini le gradite valutazioni.
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La diffida, perfettamente in linea con i comunicati stampa dell’amministrazione valdostana, richiamandosi ai comunicati stampa del 3 aprile, 6 e 10 luglio,
Rileva, in prima battuta, inesattezze e pretestuose affermazioni, in esse contenute, “lesive dell’onorabilità e del decoro personale e istituzionale del Presidente, dell’assessore e della dirigenza individuata nel Comunicato stampa e più in generale dei dirigenti regionali e assistenti sociali”.
Contesta poi l’errato richiamo alla sentenza della Corte Costituzionale n. 37/2015, in forza della legge regionale n. 22 del 2010, ritenuta corretta per la dirigenza, secondo gli artt. 18 e 21, confermando a tal proposito la legittimità delle attribuzioni di coordinatore assegnato con la deliberazione n. 371/2019.
Ritiene pretestuose le affermazioni dell’associazione contenute nel comunicato stampa “L’assessore Baccega non la racconta giusta”, interpretando, secondo l’avvocato, una immagine negativa della figura istituzionale.
L’avvocato Jans trova, inoltre, lesiva l’onorabilità delle istituzioni valdostane l’accostamento ai fatti occorsi a Bibbiano della Regione Emilia Romagna.
Precisa, il legale della V.D.A, che l’amministrazione valdostana durante un incontro, (non precisa quale e con quale amministratore) è stata “leale”, fornendo tutti i chiarimenti del proprio operato. E ritiene ancora che la risposta all’interpellanza del consigliere Cognetta del 4 luglio è stata correttamente data dall’assessore in Consiglio.
Ritiene infine che il comunicato del 10 luglio sia stato “un nuovo attacco alle istituzioni, in particolare ai servizi sociali, di cui l’associazione dovrà rendere conto.
Conclude che l’Amministrazione valuterà la portata dei comunicati al fine della tutela della onorabilità istituzionale.
L’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori, che ho l’onore di rappresentare, da oltre 20 anni porta avanti nei confronti istituzionali la battaglia intesa a considerare “innanzitutto i minori” nelle questioni della famiglia separata o divorziata, e a rispettare i principi ed i valori che riguardano diritti e dignità degli interessati. Ciò nei confronti di Autorità ed Istituzioni che hanno a che fare con la problematica della famiglia e soprattutto nei confronti dei soggetti informatori ed attuatori dei principi
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Dove abitano gli intoccabili!
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della Costituzione e delle leggi dello Stato.
Il cittadino richiede il rispetto delle leggi e le garanzie del giusto e corretto procedimento nei casi che lo riguardano, cioè imparzialità, uguaglianza di trattamento, applicazione del contraddittorio e giusto processo.
Abbiamo rilevato che in V.D.A nella materia che discutiamo non viene applicata la legge 241/90 e per di più i Servizi sociali sono portatori di una cultura di preferenze e di privilegi di genere, che hanno già segnato profondamente il valore della vita e l’importanza della presenza culturale dei genitori nel rapporto con i figli e con la società. La separazione non è un valore istituzionale, ma un accadimento che non deve pregiudicare la serena continuità della vita sociale.
Essenziale è la funzione delle istituzioni nei procedimenti aperti, ancora più importante è il ruolo politico di chi rappresenta la comunità. Abbiamo chiesto, come detta la legge, applicazione di regole a tutti i livelli e garanzie di comportamento per tutti.
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