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Natale 2023-2024 PDF Stampa E-mail
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Lunedì 18 Dicembre 2023 09:39

 

 
Troppa Giustizia ingiusta resta impunita PDF Stampa E-mail
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Lunedì 18 Dicembre 2023 09:38

Troppa Giustizia ingiusta resta impunita


La magistratura, quella deviata e tirannica, è un serio problema anche per i minori e per i loro genitori non più conviventi, che, sistematicamente, tarpa le ali al genitore emarginato, quasi sempre il padre. Lo diciamo da trent’anni, ma nessuno osa stoppare questi dispensatori di morte. Sì, di morte, perché centinaia di genitori, ogni anno, si tolgono la vita, spesso con discrezione, perché espropriati anche dei più elementari diritti e dei quali nessuna stampa ne parla. Nessuno ne parla, perché in troppi temono ritorsioni, soprattutto nei tribunali piccoli. Lo sanno anche i magistrati corretti del tribunale di appartenenza, ma rigorosamente tacciono e nemmeno, però, si lavano in casa i panni sporchi.

I mali della magistratura italiana sono tanti – e tutti lo sanno e vorrebbero denunciarli nella loro gravità - proprio per la presenza, al suo interno, di persone che, forse, non hanno mai avuto la predisposizione professionale necessaria per ricoprire certi incarichi e che sembrano non avere più la doverosa domestichezza nemmeno con il diritto familiare, la giurisprudenza e la dottrina. Se non fosse così, non si comprende come possano essere formulati certi provvedimenti, irrispettosi persino verso la dignità dei minori che dovrebbero tutelare. Non è questione di patriarcato, poiché la maggior parte dei giudici che trattano affaire de famille sono donne e madri di famiglia e si tratta, quindi, di invadente e mai morto matriarcato, sorretto consapevolmente da quei giudici uomini che considerano la donna intoccabile e il padre, che la contesta con i fatti, un disturbatore seriale.

I politici, quando intervengono, lo fanno con provvedimenti maldestri ed inattuali, che complicano la situazione di minori e dei loro genitori, e non toccano affatto il dittatoriale modo di fare di alcuni giudici (molti e devastanti) con le loro assurde sentenze, spesso coperte anche dalla rispettiva corte d’appello, che rigettano il ricorso e che negano l’esistenza del dovere, per loro giudicanti, di garantire a figli e ai genitori le pari opportunità genitoriali, la bigenitorialità e la cogenitorialità. Termini sostanziali, questi, che fanno la differenza tra provvedimenti imposti a prescindere dalla reale situazione genitoriale e provvedimenti frutto di rispettoso contraddittorio, dialogo e convincimento equo, che limiterebbe anche i costosi interventi della Cedu, che condanna l’Italia con consistenti penali economiche per il mancato controllo sull’operato di giudici inesperti e deviati dalla imperante logica di genere.

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Natale 2023 PDF Stampa E-mail
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Giovedì 07 Dicembre 2023 10:25

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Dicembre 2023 09:39
 
Patti chiari sulle parcelle dei legali PDF Stampa E-mail
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Giovedì 07 Dicembre 2023 10:17

Patti chiari sulle parcelle dei legali


I costi degli avvocati, nei procedimenti di separazione e di affido, sono una mina vagante che, nonostante il tariffario proposto dal CNF ed approvato dal Governo, viene applicato con molta discrezionalità dai legali e la sorpresa arriva al termine del procedimento. Se l’assistito chiede di conoscere, orientativamente, quanto gli verrà a costare il processo, il legale, con fare rassicurante, gli risponde “ora non è possibile prevedere la durata e complessità del procedimento”, “non ti preoccupare, ti prenderò il minimo, ora pensiamo a vincere la causa”. Chiede, invece, acconti che, quasi sempre, non sono tracciabili, perché pretesi in contanti, e il legale non rilascia alcuna ricevuta, perché, a suo dire, il cliente risparmierebbe l’Iva (22%) e, falsamente, anche quando il professionista ne è esente.

La “stangata” arriva a processo concluso, quando il difensore presenta una “salata” parcella – salata in base alle possibilità economiche dell’assistito – che mette in difficoltà chi è obbligato a pagare una somma che non era stata mai concordata e nemmeno prevista, soprattutto quando il genitore ha perso la causa ed è stato condannato a pagare anche le spese legali della controparte. Se l’assistito non ha possibilità di pagare la parcella, non può ricorrere al tribunale per derimere la vertenza, perché non ha i soldi per un nuovo avvocato e nemmeno può usufruire del c.d. patrocinio gratuito. Il legale, poi, si basa sulle tariffe ufficiali, che, fra l’altro, permettono tanta discrezionalità e tutto ciò che verbalmente aveva detto all’assistito viene sistematicamente negato, arrivando, in molti casi, a richiedere anche le somme già pagate sulla fiducia e mai rese tracciabili, perché altrimenti, non avendole fatturate, sono la palese prova di evasione fiscale.

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Dicembre 2023 10:21
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A Natale la povertà PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Giovedì 30 Novembre 2023 09:57

A Natale la povertà è anche umiliazione


Le festività natalizie e di fine anno sono il simbolo della festa in famiglia, la festa dei bambini, dell’attesa per la sorpresa del regalo, dello scambio gioioso degli auguri, dell’albero di Natale con tante luci, del presepe che ricorda la ricorrenza religiosa e della presenza gioiosa dei figli, soprattutto se minori, con ambedue i genitori. Le cose, però, lentamente sono cambiate e per i poveri – e sono tanti soprattutto tra i separati con figli - l’emozione di queste feste è stata sostituita da un profondo senso di umiliazione per l’impossibilità di frequentarli liberamente e di manifestare loro il proprio affetto accompagnato da regali così come avviene tra la maggioranza di genitori non più conviventi.

Le feste natalizie si sono trasformate in un business economico sostenuto da una falsa cultura che pone al centro di tutto non la gioia del Natale ma il possesso di regali importanti, viaggi costosi e uno stile di vita che i genitori poveri e i loro figli percepiscono come umiliazione poiché il genitore non può permettersi regali impegnativi a livello economico e non può soddisfare le pilotate esigenze dei propri figli. E’ una umiliazione anche per i loro figli che si sentono privati di quelle cose che gli altri bambini hanno.

Ultimo aggiornamento Giovedì 30 Novembre 2023 09:57
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