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­­­E’ legge l’istituzione dellaCommissione d’Inchiesta

sugli affidi e sulle strutture di accoglienza dei minori


Ridiamo vera dignità ai minori segregati!


di Ubaldo Valentini*

l 22 luglio 2020 laCamera (con 402 voti favorevoli e 1 contrario) ha approvato in via definitiva la legge che istituisce una commissione di inchiesta sulle attività svolte da associazioni e comunità nell’affidamento dei minori.

La proposta ha ricevuto il consenso di tutti i partiti, in quanto gli stessi fatti, finiti anche in tragedie, non si sono verificati soltanto a Bibbiano, ma sono esplosi ovunque nel territorio nazionale da Sud a Nord e tutt’ora in corso di accertamenti.

Le statistiche, quelle conosciute, parlano di centinaia di migliaia di bambini strappati alle famiglie con provvedimenti giurisdizionali, di cui alcuni segregati in luoghi vietati anche all’accesso dei genitori. La giustizia d’accordo con le istituzioni regionali e territoriali è la prima responsabilità del “grande affare” che sfugge al controllo dei cittadini, dei genitori e delle associazioni.

Paura ed orrore, nel chiuso delle mura domestiche, hanno devastato la vita delle famiglie e stravolto il futuro di intere generazioni, alterando i valori primari della Carta Costituzionale.I fatti di Bibbiano hanno scosso la coscienza più dell’orrore di quelli dei lager nazisti.

La società è insorta e si è fatta sentire in Parlamento. Questi fatti hanno dato origine ad un vero e proprio movimento di urlata contestazione nazionale per i metodiusati nei confronti di soggetti indifesi: metodi divenuti“Sistema” da cui non si salvano genitori, nonni, parenti, e minori.Sistema da cui si salvano, però,Tribunali, servizi e soggetti che vi ruotano intorno attraverso accordi o protocolli, fatti valere al posto della legge. Tutto inventato e Sistemato(!?).

La nostra Associazione ha scelto di stare dalla parte della legge per difendere i più deboli, ma soprattutto dalla parte dei minori, che restano invisibili, aprendo un fronte di discussione sui diritti e sugli abusi.

Abbiamo portato il nostro pensiero nei dibattiti, incontri e convegni, nella speranza di penetrare nella cultura consolidata di una giurisprudenza favorevole ad una parte e sfavorevole all’altra, maltrattando il principio di uguaglianza e di pari opportunità. Abbiamo denunciato prassi e decisioni fondate su criteri personali e discrezionali. Abbiano chiesto di regolamentare la materia per garantire la corretta applicazione della legge e dei procedimenti.

Abbiamo proposto, depositandolo agli enti locali di riferimento,un apposito Regolamento che disciplina la fase del conflitto per mantenerlo nell’alveo delle giuste rivendicazioni, impedendo al genitore collocatario - qui è il nodo dei conflitti - di abusare della posizione e della condizione di vantaggio, tenendo sempre al centro il minore, i suoi diritti, interessi e i suoi rapporti. Abbiamo ricordato alla Pubblica Amministrazione che il problema è di sua esclusiva competenza e che tale deve restare, arginando le illegittime invasioni di campo della Giustizia.

Abbiamo ricordato che i servizi sociali rispondono al giudice come qualsiasi perito a domande precise, che devono restare nelle regole del diritto pubblico in cui vivono e da cui dipendono. Abbiamo ricordato che poteri e competenze devono restare ciascuna nel proprio ambito.

In breve abbiamo rivendicato il ruolo di controllo assoluto come cittadini e come Associazione, perché il problema è della società e questa ha il potere-dovere di risolverlo.

Abbiamo raccolto nel lungo e tormentato percorso dichiarazioni, pianti a limite della disperazione e abbiamo sofferto un dolore insopportabile di fronte al suicidio dinnanzi al Palazzo di Giustizia di Aosta dell’insegnante Antonio Sonatore, che il 7 aprile 1996 fece della sua vita una torcia umana di fronte all’ennesimo divieto di quel Giudice di Aosta che gli negò di vedere la figlia. Eppure quel maestro aveva ragione e nessuno ha pagato per la sua morte. Da quell’episodio è nato il World Memorial Day, ovvero la Giornata Mondiale della Memoria che si tiene il 7 aprile di ogni anno e alla quale aderiscono associazioni di tutto il mondo per ricordare quei genitori separati, per lo più padri, che si sono suicidati per il dolore di essere stati estromessi dalla vita dei propri figli.

Ci siamo proposti alla Commissione parlamentare per dare il nostro contributo. Non faremo sconti a nessuno, perché nessuno delle istituzioni ha sentito il dovere di penetrare in un mondo in cui la violenza, gli abusi e i maltrattamenti si sono sostituiti ai doveri delle responsabilità e dei controlli, quando i genitori ei nonni, sono stati cacciati dagli uffici con le lacrime e col dolore di non potere sapere cosa stava accadendo ai propri figli e nipoti.

In nome di una legge che non esiste o di una norma male interpretata è stato impedito di sapere e di avere notizie dei figli e dei minori, mentre intorno nascevano e crescevano interessi ed affari diversamente chiamati. Un mondo ignobile che va smascherato in nome del popolo italiano, titolare dei poteri traditi. Questa è la nostra battaglia contro un muro di ostacoli e di convenienze “incollate” al “SISTEMA”.

La battaglia si rafforza con la partecipazione. Per questo Invitiamo genitori e parenti a farci pervenireal 347.6504095 o a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. racconti, notizie efatti da portare in Commissione. Ora o mai più per contribuire a ridare dignità alla famiglia.

L’Associazione Genitoriseparati per la Tutela dei Minori(aps)non si tirerà indietro.Renderemo pubbliche azioni e resoconti.

* presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps)

 

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