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Eppure Giuseppe accolse la notizia

in nome dello Spirito Santo …


Il nostro dubbio è: “come fa la giustizia a guardare negli occhi i propri figli quando si è resa responsabile di tenere separati padri e figli, in questo periodo difeste?

La famiglia,è il grido di allarme del papà; i bambini sono il futuro della società, insiste il Presidente della Repubblica; Draghi, parlamentari e governatori regionali, trovano buoni propositi,(conoltre 700 bonus), per tranquillizzare i cittadini, stanchi, arrabbiati e litigiosi nelle piazze, lungo i corsi delle luccicanti città, davanti alle ricche vetrine, nei posti di lavoro e nei luoghi di svago.

“Restiamo uniti, perché uniti ce la possiamo fare”, questo è il messaggio che corre attraverso il web, messaggio checompare sullo schermo, appena accendi il cellulare. Speranza e Paura sono i segni di una società che ha perduto la prospettiva del proprio futuro. Nel clima frastornato dalla confusione istituzionale, giustizia e Servizi sociali, proprio in questo periodo, tra vaccini, no vax e green passriescono a trovare il tempo di studiare come“ostacolare i rapporti Padre-Figlio”.

Una famiglia è tutto, lo dice la Costituzione e qualsiasi cultura di civiltà umana. Siamo contrari ai simboli colorati, delle scarpe e delle panchine, specialmente quando si propongono come segni di differenziazione, perché i colori non sono di genere, sono colori dell’Uomo nella sua concezione umana. Sono, purtroppo, sempre i padri ad essere allontanati dai propri figli. Sono eccezioni invece i casi di allontanamento di una madre. Si contano con “il lanternino”.

Auguri e buone feste risuonano nel mondo del web, sulle pagine dei migliori quotidiani e della stampa a colori.Eppure in questo mondo festoso e colorato, lungo le strade del GRANDE PAESE vi sono PADRI che vivono in condizioni di ospitalità, abbandonata, disumana, alcuni costretti in auto di fortuna, VERGOGNA ESPOSIZIONE DI UNA SOCIETA’ che si dichiara civile, patria della migliore Costituzione del Mondo e CULLA della civiltà del diritto.

Rispettiamo le decisioni della giustizia, come principio dello Stato di diritto, ma non le condividiamo, specie quando queste limitano o condizionano il diritto di un padredi “stare” con il figlio o di starvi con la fastidiosa presenza di una persona che assiste con lo sguardo incollato sull’orologio. Lo sguardo di un figlio o il suo ascolto non può avere un tempo limitato. Non è possibile rimandare ad un altro giorno il pensiero che si affaccia a cuore aperto in un momento di coinvolgimento sentimentale di padre e figlio. Interrompere questo momento è un crimine, il più grave dei crimini umani. La Giustizia non può essere coinvolta in questo delitto. Il PENSIERO NATO in una mangiatoia era un altro che, per virtù dello Spirito Santo, Giuseppe accolse e venerò con profondo amore. Allontanare i padri dai figli in queste feste è il più grave dei delitti verso quel VALORE.

 

Il nostro profondo pensiero è rivolto a tutti quei padri che vivono con i figli il dramma della separazione, resa ancor più difficile durante queste feste.

Avv. Gerardo Spira

presidente onorario Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps)

 

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