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Riceviamo e pubblichiamo


Avete ascoltato la mia disperazione


Ricordo con tanta tristezza ma anche con un grande sentimento di gratitudine nei tuoi confronti, Ubaldo, quella notte di tanti anni fa, quando ormai disperato perché mi veniva impedito di vedere quello che io chiamavo "il mio patatino", (oggi un ragazzone grande e robusto), durante la quale alle dieci di sera, dopo tante ricerche di aiuto inascoltate rivolte ai servizi sociali e dopo le dichiarazioni di “arresa” senza combattere di avvocati che si rifiutavano di reagire contro "quel sistema", trovai sulle pagine gialle il numero dell’associazione.

Quella notte ti chiamai e tu, con grande umanità hai ascoltato il sottoscritto fino alle due di notte. Siamo stati al telefono quattro ore, hai raccolto la mia disperazione e mi hai dato speranza.

Se oggi ho un bellissimo rapporto con mio figlio, se sono riuscito in questi anni a stargli vicino, a crescerlo e a fare il genitore, forse ancora più presente rispetto a genitori che vivono in una condizione diciamo normale, è solo e soltanto grazie a te, all'Associazione e ovviamente al grande amore che ho da sempre nutrito nei confronti di mio figlio. Non finirò mai di ringraziarti. Auguri di buon anno. A presto.

Stefano Volpi

 

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