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Valle d’Aosta: Regione speciale


La Giunta regionale nomina i coordinatori

con una procedura del tutto anomala?


La Regione, in data 22 c.m., con la delibera di giunta n. 371, ha deliberato il “Conferimento di incarichi dirigenziali di primo livello dell’amministrazione regionale a dirigenti appartenenti alla qualifica unica dirigenziale, a far data dal 1° aprile 2019. Attribuzione del relativo trattamento economico”, cioè sono stati dichiarati disponibili tutti i posti di primo livello per il coordinamento dei dipartimenti riportati in atti, incaricando per la copertura degli stessi i dirigenti in possesso della qualifica unica, per la dichiarazione di interesse manifestata dagli stessi.

Tali nomine, a nostro modesto parere, non sono regolari perché la qualifica unica, come per legge, va conferita in modo stabile a seguito di una procedura concorsale e nella delibera non si specifica che i predetti dirigenti incaricati risultino legittimati ai fini dello sviluppo della carriera e della funzione in ragione dei concorsi per qualifica ricoperta e da ricoprire.

Fra i nominati ci sono dirigenti che andranno in pensione fra qualche mese e tali promozioni, per legge, non sono ammesse proprio perché sarebbe un indebito premio a fine carriera per un maggior consistente trattamento di fine rapporto di lavoro (di svariate decine di migliaia di euro in più) e di un consistente incremento della pensione (raggiungendo, così, oltre diecimila euro al mese).

E’ un atto che comporta una elevata spesa pubblica (con ricadute anche negli anni futuri) regionale e nazionale a scapito dell’erogazione di servizi ai cittadini valdostani.

 

L’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori in data 28.3.2019 ha chiesto ufficialmente al Presidente della Regione, dott. Antonio Fosson, di sottoporre detta deliberazione alla Corte dei Conti, sezione di controllo della Regione Valle d’Aosta, per averne il riscontro di legittimità formale e contabile, anche alla luce della sent. 37/2015 della Corte Costituzionale.

 

In attesa del richiesto parere, a nostro avviso, la esecutività della delibera (1 aprile p.v.) dovrà essere momentaneamente sospesa per evitare, in caso di illegittimità, tutte le relative responsabilità che ne potrebbero derivare.

Resta doveroso, da parte dell’autorità giudiziaria, verificare se gli attuali dirigenti promossi a coordinatori abbiano ricoperto i precedenti incarichi con designazione legittima, cioè nel rispetto delle leggi vigenti.

Questo il testo della lettera inviata dall’Associazione al presidente della giunta regionale, dott. Antonio Fosson e, per conoscenza, a tutti i consiglieri regionali in merito alla “Delibera di Giunta n. 371 del 22.3.2019 - “Presidenza della Regione – Conferimento di incarichi dirigenziali di primo livello dell’amministrazione regionale a dirigenti appartenenti alla qualifica unica dirigenziale, a far data dal 1° aprile 2019. Attribuzione del relativo trattamento economico”.

“Il sottoscritto,  presidente pro-tempore dell’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori, da oltre tre anni, ha posto all’attenzione dell’amministrazione regionale:

-       il grave problema di funzionamento dei servizi sociali in ordine alle attività pubbliche dei rapporti tra i predetti ed i cittadini incorsi nei procedimenti di separazione e divorzio, sia per la trasparenza e accesso agli atti che per la loro legittimità;

-       che le difficoltà di accesso e di partecipazione alle iniziative o ai progetti delegati in materia, aggravano le procedure ed i procedimenti sia agli interessati che ai soggetti, incaricati per legge, a svolgere pienamente il mandato ricevuto;

-          che lo scrivente, nell’evidenziare le numerose problematiche, ha sollevato la delicata questione della legittimità degli atti adottati dai responsabili dei servizi, in palese violazione di obblighi di legge, influenti sugli atti giudiziari;

-          di tal che, durante l’audizione del 13 marzo c.a. presso la V commissione regionale. è stato sollevato il problema dell’efficienza dei responsabili del Servizio, avvalorato anche da altri ascolti;

Vista la deliberazione di Giunta n. 371 del 22.3.2019 con la quale, sono stati dichiarati disponibili tutti i posti di primo livello per il coordinamento dei dipartimenti riportati in atti, incaricando per la copertura degli stessi i dirigenti in possesso della qualifica unica, per la dichiarazione di interesse manifestata dagli stessi;

Rilevato che la qualifica unica, sebbene articolata in due fasce, viene conferita, per legge, in modo stabile con il contratto individuale di lavoro, a seguito di una procedura concorsuale;

Che nella deliberazione di che trattasi non si dà atto che i predetti dirigenti incaricati risultino legittimati ai fini dello sviluppo della carriera e delle funzioni in ragione dei concorsi per qualifica ricoperta e da ricoprire;

Che il deliberato comporta una consistente spesa pubblica;

Rilevato che la decisione della giunta appare contrastare con i principi di amministrazione contabile secondo cui posti e qualifiche di livello diverso vanno ricoperti attraverso pubblici concorsi;

Vista e letta la sentenza della Corte Costituzionale n. 37/2015 con la quale la Suprema Corte ha affermato che sono illegittimi i conferimenti di incarichi dirigenziali ai funzionari senza i regolari concorsi come previsto dalla Costituzione e dalle varie leggi ordinarie, con le conseguenze di effetti di nullità degli atti assunti;

Vista la normativa in ordine alle funzioni di controllo della Corte dei Conti, nonché quella sulla istituzione della Sezione di controllo nella Valle d’Aosta;

Nella sua qualità sopra espressa, a tutela degli atti pubblici, chiede ed invita la S.V., quale Presidente della Giunta adottante l’atto de quo, di volere promuovere apposito parere presso la sezione di controllo della Regione Valle d’Aosta, intesa ad ottenere il riscontro di legittimità formale e contabile sulla deliberazione n. 371 del 22.3.2019”.

 

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