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Giovedì 09 Giugno 2022 17:07

Referendum sulla Giustizia


I separati, domenica, devono andare a votare

per avere giudici più competenti e più sensibili


Nostra intervista sui 5 referendum sulla giustizia all’avv. Francesco Miraglia (autore del volume: “L’avvocato dei bambini”, Armando editore) che da anni conduce una battaglia a difesa dei minori e del genitore più debole e denuncia continuamente il funzionamento dei tribunali e dei servizi sociali italiani.

I cinque referendum sulla Giustizia possono aiutare a cambiare la malagiustizia esistente in molti tribunali italiani nell’affido dei figli? In che modo?

Sicuramente, secondo il mio punto di vista, il referendum, soprattutto quello sulla distinzione delle carriere, sarebbe importante alla luce di quanto succede nelle democrazie più evolute dei Paesi Anglosassoni, dove solo il giudice deve essere indipendente e autonomo mentre il Pubblico ministero non è altro che un funzionario dello Stato. Fino al momento in cui ci sarà un CSM, come quello oggi vigente, che, di fatto, decide le carriere e i cui vari componenti sono eletti attraverso le varie correnti (Palamara docet!), non si avrà mai una giustizia autonoma ed indipendente. Per quanto riguarda invece, nello specifico, il diritto minorile, penso che non abbiamo bisogno di grosse riforme ma abbiamo bisogno di giudici più competenti e più sensibili, vista la materia.

Abbiamo bisogno che vengano completamente combattuti i conflitti di interessi, che spesso e volentieri vedono protagonisti i giudici onorari e soprattutto imporre il rendiconto dei soldi che si spendono nella gestione delle case famiglia, nelle consulenze e nel mantenere in piedi questo sistema.

Le responsabilità dei legislatori nel non tutelare il diritto alla bigenitorialità per i figli e quello della co-genitorialità per ambedue i genitori è dovuta alla mancanza di volontà politica o alla sudditanza di genere?

Secondo me ne l’uno e nell’altro; la legge 54 del 2006 è abbastanza precisa. Il problema è che spesso e volentieri la bigenitorialità e la cogenitorialità diventano ideologie. Mi spiego: non bisogna tutelare la bigenitorialità ad ogni costo! Bisogna invece che il giudice ed i professionisti incaricati valutino caso per caso altrimenti il concetto di bigenitorialità diventa un concetto astratto in relazione alla tutela del minore.

Intendo dire che la bigenitorialità deve essere applicata in concreto dal giudice e deve essere disattesa solo in casi gravi, provati e concreti di inadeguatezza da parte di uno dei genitori.

Come uscire da questa “drammatica” situazione per i minori e per il genitore più debole?

Se ne potrebbe uscire con la competenza e la professionalità che la materia richiede accompagnata dal riconoscimento della responsabilità di colui che sbaglia.

E’ importante, per i separati e per i loro figli maggiorenni, il 12 giugno andare a votare e garantire il quorum per la validità dei referendum?

Obbligatoriamente sì. Abbiamo una possibilità, dopo 30 anni, di cercare di sollecitare il legislatore a cambiare e, personalmente, penso che ogni volta che il popolo possa esprimere la propria idea e non lo faccia è un’occasione mancata.

  • avv. Francesco Miraglia, del foro di Madrid, con “Studio Legale Miraglia Associato” (tel. +39 - 059.822698 – mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) in Modena e Roma.
 

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