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Scritto da Administrator   
Giovedì 03 Maggio 2012 16:34

INCONTRIAMOCI IN PIAZZA

per chiedere  il rispetto dei nostri figli

Sabato 5 e domenica 6 maggio l’associazione sarà presente nelle ore 10-19 con un proprio gazebo in due punti di Aosta:  Place des Franchises e Arco di Augusto per parlare di

separazioni in Valle d’Aosta, della Tutela dei minori, del condiviso e dei diritti del genitore non affidatario o collocatario secondo il Tribunale di Aosta.

I soci della sede regionale sono a disposizione per incontrare la popolazione e tutti coloro che vivono sulla propria pelle, direttamente e indirettamente, il mal funzionamento della giustizia e talune inefficienze dei servizi sociali.

Le separazioni sono un problema per tutti poiché hanno un costo anche per la collettività.

Le leggi esistono per garantire la bigenitorialità ai figli, ma vengono mal applicate o talvolta si procede con cultura e metodi anteriori al 2006, data dell’entrata in vigore dell’obbligatorio (reale e non solo nominale) affido condiviso. Ad Aosta c’è discriminazione

fra i due genitori nella collocazione dei figli, nel diritto di visita dei genitori, nella determinazione del loro assegno di mantenimento, nella regolamentazione delle spese straordinarie, nell’assegnazione della casa familiare. E’ facile avere un reddito e non avere dichiarazioni di reddito!

 

Non basta cambiare le parole quando la sostanza resta discriminatoria verso un genitore e nulla si fa dinnanzi alle denunce di padri che si vedono estromessi dalla vita dei propri figli e che non possono vederli nemmeno nei tempi e modalità stabilite dal giudice. Le loro denunce all’autorità giudiziaria vengono sistematicamente archiviate, mentre non succede la stessa cosa per quelle pretestuose presentate dalla controparte. La separazione non è un fatto “politico” ma  sociale e personale. Ogni caso deve essere analizzato a sé senza stereotipi cultuali, sociali o ideologici.

I ricorsi per le modifiche delle condizioni lasciano il tempo che trovano. Si ha l’”errata impressione”, talvolta,  che le sentenze siano già “pensate” ancor prima del contraddittorio tra le parti.

Una situazione, questa, assurda che non è più tollerabile e da noi denunciata da tempo ed anche sul nostro sito. In questi giorni non mancheranno iniziative per chiedere un radicale cambiamento di metodi e persone, pretendendo oggettivo rispetto dei diritti dei minori e dei genitori.

Verrà detto basta anche ai troppi facili allontanamenti dalla casa familiare di un coniuge in ossequio agli  “ordini di protezione contro gli abusi familiari emessi dal tribunale sulla sola denuncia della donna (spesso supportata da cooperative sociali sbrigative nelle valutazioni o ideologicamente schierate) ma senza il pur minimo riscontro  con la controparte e la verifica se l’episodio era sporadico, come ci ricorda la Cassazione.

Di tutte queste cose se ne parlerà direttamente il 5 e 6 maggio con i soci e il presidente e la dott.ssa Marina Vergoni, vicepresidente dell’associazione.

Venerdì sera 4 maggio alle ore 20,30 ci sarà una pubblica assemblea di soci e simpatizzanti presso il CSV di Aosta, via Xavier de Maistre 18, per confrontarci su queste problematiche.

Ultimo aggiornamento Martedì 26 Giugno 2012 16:54
 

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