UNA LUCE PER LA VITA - 13 Dicembre 2004 PDF Stampa E-mail

Perugia, 13 Dicembre 2004
Cari Politici,
Vi invitiamo ad aderire alla fiaccolata di sabato (Perugia, 18 dicembre 2004, ore 18 - centro
storico) a cui prenderanno parte tantissime associazione provenienti da tutta Italia e molti
movimenti politici ed associazioni.
I nostri figli vengono quotidianamente offesi nei loro diritti fondamentali proprio da quelle
Istituzioni che sono proposte alla loro tutela e nessun politico, al di là delle parole di circostanza
elettorale, ha mai fatto e detto nulla.
Nessun politico osa entrare in merito a quanto sta succedendo nei Tribunali italiani, e
particolarmente umbri, dove il minore è ignorato e la sua voce non viene ascoltata.
I servizi sociali (molti addetti) invece di tutelare i minori finiscono per danneggiarli, vogliono
fare e disfare di loro e minacciano i genitori non affidatari a non contrastarli nelle loro decisioni,
altrimenti rischiano di non vedere più i figli o di darli in adozione. Ma chi si credono di essere
questi assistenti sociali, psicologi e giudici?
Succedono cose indegne per uno stato democratico ma nessuno osa alzare la voce. Sì, perchè
troppi politici non possono andare contro le creature da loro "create" e non possono contestare la
giustizia per ancestrali legami professionali e politici.
Dove sono i politici italiani e umbri?
Una bambina umbra da mesi lotta per essere sentita da servizi sociali e giudici e poter dire e
raccontare tante cose, ma nessuno l'ascolta perchè altri, gli adulti, si sentono autorizzati a
decidere per lei, non ascoltando nemmeno quel genitore che l'ha amorevolmente accolta, dopo la
fuga dalla madre, e che gli ha fatto ritrovare
l'affetto familiare. Anzi a quel genitore da un anno gli si vieta di vedere anche l'altra figlia!
Una bambina che minaccia di uccidersi, se riportata nella casa del convivente della madre, di
colui che ha aggredito selvaggiamente il padre mentre usciva dalla scuola con lei per mano, non
interessa a nessuno!
Non interessa nemmeno a certa stampa che riserva, con grande risalto in apertura, le prime
pagine regionali
ad un daino caduto nel Tevere o ad un cane abbandonato sulla E 45!
Ci si commuove più facilmente per un animale che per un/a bambino/a!
Da quattro anni, questa bambina riferisce di aver subito maltrattamenti ma nessuno l'ha mai
ascoltata. La Magistratura perugina stranamente non indaga! Guardiamo il ruolo istituzionale
ricoperto dalla madre e dal convivente, guardiamo l'incarico politico ricoperto dal legale della
madre, guardiamo i rapporti con la curia vescovile perugina e....... tutto potrebbe divenire chiaro!
E' vergognoso quello che sta accadendo a questa bambina, a suo padre e a tutti quei bambini che
i servizi sociali e i giudici rendono puntualmente orfani di un genitore. Che senso ha festeggiare
l'infanzia, strapparsi le vesti per certe violenze e poi si lascia "macerare" nel dolore e nella
disperazione i figli che vogliono vivere, nelle separazioni, con il genitore che preferiscono?
Permettere tanta sofferenza nei minori non vuol dire rendersi complici nel loro maltrattamento?!?
Si parla della mediazione familiare, è vero, ma chi la fa poi? Si parla di affidamento condiviso e
di sezione famiglia nei tribunali, ma quali giudici verranno scelti? I soliti!
Nulla cambierà perchè se oggi non ci si preoccupa di leggere le carte processuali, se nessuno
cerca di vederci chiaro in certe separazioni e affidi, sicuramente non cambieranno atteggiamento
un domani!
Loro, tanto sono ugualmente lautamente pagati con i soldi pubblici.
Cari politici, noi, vi invitiamo ugualmente alla manifestazione di sabato 18 dicembre a Perugia
ore 18, magari anche con adesione e partecipazione, per guardare come i genitori dicono basta a
questa vergogna istituzionalizzata e da voi coperta con i vostri incomprensibili silenzi.
Alle prossime elezioni non osate dire nulla sulla famiglia. Fate meglio ad andare a braccetto con
i poteri forti che hanno reso vuote le parole quali democrazia, libertà, famiglia e tutela
dell'infanzia. Andate pure con loro e con quella chiesa ufficiale che spesso, a livello di vertici, è
molto interessata ai minori, ma solo quando fanno "cassetta" per le tante sue organizzazioni. I
figli dei separati non interessano nemmeno loro, soprattutto quando
per difenderli devono andare contro le forze di polizia.
Una luce per la vita, per difendere oggi la vita dei minori e non fare commemorazioni e
fiaccolate, domani, quando le tragedie si sono consumate e quando i nostri figli hanno imboccato
una via senza ritorno!
Grazie per averci ascoltato.
Perugia, 13 dicembre (S.Lucia) 2004
Il presidente
Prof. Ubaldo Valentini

 

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