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AOSTA, 29 maggio 2019 ore 20.30

Si parla di affido condiviso paritario


E’ un diritto dei minori

concederlo non è reato


Mercoledì, 29 maggio alle ore 20.30, ad Aosta presso il CSV, via Xavier de Maistre, 19 si terrà il terzo incontro Parliamo di diritto di famiglia con l’avv. Francesco Valentini che tratterà il tema: L’affido condiviso paritario è un diritto, non un reato”.

Il relatore affronterà l’affido condiviso paritario o alternato, previsto dalla L.54/2006 (la legge che ha introdotto in Italia l’affido condiviso) ma mai pienamente attuato perché la stragrande maggioranza dei giudici ha messo in atto la prassi della “collocazione prevalente”, ovviamente presso la madre che gestisce a suo piacimento i figli. Come in passato.

Nulla di nuovo nei palazzi della giustizia dove regna indisturbato il pregiudizio che il padre non sia in grado di far crescere i figli, di fatto svuotando il diritto dei minori ad avere la presenza paritetica di ambedue i genitori e il diritto di ciascun genitore a contribuire all’educazione e crescita dei propri figli - come scritto nella Costituzione - condividendo con loro gli stessi tempi dell’altro genitore.

La “collocazione prevalente” non è previsto nella legge che ha riformato l’affido dei minori quando viene meno la convivenza dei genitori e la sua introduzione è un vero e proprio abuso giudiziario che non trova giustificazione nella discrezionalità del giudice. Si tratta, esclusivamente, della non applicazione della legge vigente e, pertanto, può anche ravvisarsi un illecito. Sicuramente questo ingiustificabile modo procedurale continua a consolidare una discriminazione tra i due genitori che la legge sul condiviso, invece, voleva abolire per i danni irreversibili che provoca nei minori che gli viene sottratto un genitore.

 

Gli stessi legali, talvolta, non amano andare contro i giudici e assecondano questa prassi danneggiando gli interessi del proprio cliente e dei figli che lo stesso rappresenta.

I genitori - per la quasi totalità i padri - devono pretendere l’affido condiviso paritetico come previsto dal codice civile con tutto ciò che ne consegue: presenza ugualitaria dei minori presso ambedue i genitori, mantenimento diretto, non più l’assegnazione della casa coniugale/familiare al genitore, detto collocatario cioè la madre, spese straordinarie al 50% ma tutte preventivamente autorizzate da ambedue i genitori.

Il tribunale di Brindisi ha formulato Le Linee guida sull’affido dei figli con le quali afferma la fattibilità dell’affido alternato o condiviso così come prevede la legge. Alcuni giudici hanno fatto proprie le indicazioni di Brindisi e altri con sempre maggiore frequenza concedono l’affido condiviso paritario.

C’è ancora molto da fare per superare i pregiudizi sui padri e per superare una discrezione discriminatoria che penalizza il genitore estromesso dalla vita dei propri figli, danneggiando in primo luogo i minori. Se non verrà seriamente affrontata questa tematica, non ha senso parlare di tutela dei minori e tanto meno dobbiamo meravigliarci se l’autorità giudiziaria non condanna i genitori collocatari che inducono i minori a rifiutare l’altro genitore (Pas).

Pretendere il rispetto del condiviso fino in fondo e chi usa il proprio potere per negarlo si dovrà procedere contro di loro chiedendone la rimozione dall’incarico.

Il condiviso alternato è un diritto previsto dalla legge italiana e non un reato come qualcuno vorrebbe far credere ai separati. Segue dibattito.
 

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