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Pubblico dibattito per non tacere


Come Bibbiano … anche ad Aosta?


Martedì 24 settembre alle ore 17.30, in Aosta (Hotel des Etats - piano terra palazzo comunale- piazza Chaoux,1), si terrà un pubblico dibattito su: “I sotterfugi delle istituzioni per sottrarre i minori alle famiglie. Come a Bibbiano … anche ad Aosta?”, relatore avv. Gerardo Spira, introduce e coordina il dibattito Ubaldo Valentini. Sono gradite testimonianze e interventi al dibattito. Ingresso libero, trasmesso in diretta su Aostaoggi.it.

La tematica, snobbata da istituzioni e politici, è di estrema attualità, sia per i fatti di Bibbiano che per quanto sta emergendo, ovunque, e finalmente anche in valle Aosta, con dirette testimonianze di chi ha subito gli effetti traumatici delle azioni forzate dei poteri giudiziari e dei servizi sociali. Testimonianze che, una testata online, sta pubblicando da un mese. La cronaca di questi giorni ci ricorda che persone innocenti – sempre i padri - vanno in carcere con accuse infamanti, confermate poi, anche se non sempre integralmente, dal Tribunale di Aosta e cancellate dalla Corte d’Appello di Torino. Tutto ciò mette in allarme l’opinione pubblica. Scopriamo che persone e soggetti, appositamente delegate dalla legge, hanno perpetrato i più odiosi “abusi istituzionali” contro i minori e le famiglie, per ragioni che sono fuori dal diritto e dalla logica della legge.

Scopriamo che nessuno di quelli che risultano coinvolti nel filone delle sottrazioni ha vigilato e controllato o, se lo ha fatto, ha disatteso atti pubblici e provvedimenti emessi con la firma di responsabili e dirigenti di Servizi, sotto “l’occhio” (?) di P.M. e di Giudici tutelari e di esecutori. Tutti coinvolti, ma nessuno ha il coraggio di fare un passo indietro, dichiarando la propria responsabilità. Ad Aosta, intanto i padri, estromessi dalla vita dei loro figli, dal 1996 continuano a suicidarsi e le istituzioni tacciono! Tacere, in una certa società è un brutto segnale! La sottrazione dei minori alle famiglie riguarda anche la Valle d’Aosta e la nostra associazione continua a denunciarlo da anni, nella indifferenza di chi, al contrario, dovrebbe preoccuparsi. Come se ci fosse un patto di non belligeranza tra contendenti. Anche sui minori si costruiscono carriere politiche e funzionali, con soldi pubblici a carico del cittadino.

Aosta come Bibbiano?

Non lo sappiamo ancora, ma sappiamo, per averlo constatato, che nei servizi sociali corre una diffusa indigestione in questo affare, quando si parla di accesso agli atti, di trasparenza e di procedimenti amministrativi. Pensiamo che esista anche ad Aosta un “sistema” che condizioni la indipendenza e l’autonomia di alcuni settori. Noi leggiamo e ascoltiamo le vittime e lo denunciamo, senza peli sulla lingua, perché la mano pubblica, quella estranea, affondi le indagini in un mondo in cui il pubblico danaro diventa il solo scopo personale contro piccoli innocenti, ostaggio di una cultura superata dalla civiltà dei nostri tempi.

Noi saremo sempre dalla parte dei minori e della famiglia, per finalità diverse di chi si rende responsabile di abusi e di violenze con gli strumenti della legge. E lo faremo, come sempre, senza peli sulla lingua. Non ci tranquillizzano le dichiarazioni dell’assessore Baccega della Regione della Valle d’Aosta.

 

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