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­­Accade a Verona


Nonna troppo invadente sulla nipote

e la “solerte” Giustizia, allertata, tace!


I nonni sono una presenza provvidenziale per i nipoti, ma, talvolta, si sostituiscono ai genitori e strumentalizzano l’indifesa bambina che vive con loro e la madre collocataria al fine di farle rifiutare il padre, nemico della invadente nonna materna, arrivando perfino a non consegnargliela quando la va a prendere, secondo il calendario concordato nell’affido congiunto.

Il padre, ogni volta che si vede negato il diritto di stare con la propria figlia, chiama le Forze dell’Ordine, alle quali non resta che constatare che la figlia, indotta dalla loquace nonna e dalla silente madre, afferma di non voler andare con il padre, asserendo che spetta a lei (fin dall’età dei tre anni) decidere se rispettare le disposizioni del tribunale o meno.

Così le impongono di dire la nonna e la succube madre, su consiglio dei legali, che arrivano perfino a negare il diritto minorile, la dottrina e giurisprudenza, sostenendo che la bambina (ora ha sette anni), se vuole, può non andare con il padre e la madre (pardon la nonna) può portarla in vacanza quando e dove vuole, anche se la stessa (madre) non è presente, e ha il diritto di non informare né di chiedere il consenso al padre. Le vacanze estive con la madre non sono previste negli accordi sottoscritti dinnanzi al giudice. Le vacanze con il padre, previste, non vengono concesse dalla nonna (materna), che, di fatto, ha sequestrato la nipote – che gestisce direttamente – e, per timore che parli con il padre, lo lascia fuori dal cancello quando tenta di poter prendere la piccola e tenerla con sé nei tempi e nelle modalità previste oppure, almeno, di salutarla. La invadente nonna, pertanto, si nasconde dietro la siepe e suggerisce alla nipote le risposte da dare al genitore.

Cosa strana è che quando il padre la prende quasi sempre all’uscita da scuola per tenerla, però, solo per alcune ore, la bambina è gioiosa, va a casa sua e gioca con lui. Come mai se non c’è la nonna (e/o la madre) non lo rifiuta?

Sono state fatte numerose denunce/querele per mancata esecuzione dolosa dei provvedimenti del tribunale nonché per sottrazione di persona incapace. Inoltre, ci sono molte relazioni dei carabinieri chiamati sul luogo che, fra l’altro, hanno allontanato la nonna, che rispondeva loro al posto della madre, ma la Giustizia veneta sembra non comprendere i pericoli psico-fisici che la bambina corre, se non viene fatto divieto espresso alla nonna di incontrarla e di tenerla nella propria casa e se non si predispone un riavvicinamento con il padre, permettendo alla bambina di stare anche con lui e dormire presso di lui nei fine settimana. Siamo chiaramente in presenza della devastante Pas e non si può girare la testa da un’altra parte, consolidando il disagio della bambina i cui sviluppi, purtroppo, non sono auspicabili ma prevedibili.

L’associazione genitori separati per la tutela dei minori chiede che si intervenga immediatamente e che sia il Tribunale per i Minorenni di Venezia, dove pende da anni un procedimento, adìto dalla madre-nonna, per farlo dichiarare decaduto dalla responsabilità genitoriale, perché reo di aver ritardato di pochi mesi il pagamento di quattro mensilità dell’assegno di mantenimento (la madre, figlia unica, e i nonni materni, presso i quali vive, hanno un bilancio familiare di alcune centinaia di migliaia di euro l’anno!) per momentanee difficoltà economiche, mentre ancora in alto mare è la richiesta di sospensione o decadenza della responsabilità genitoriale materna per negare al padre qualsiasi diritto sulla figlia. Anche il Tribunale di Verona è stato adìto, ma le udienze sono molto distanti l’una dall’altra e il problema della minore resta inascoltato.

I nonni possono relazionarsi con i nipoti, ma, se sono eccessivamente invadenti, come la giurisprudenza afferma e la Cassazione conferma (anche di recente), devono essere allontanati, perché il rapporto nonni–nipoti diventa costrittivo e foriero di problematiche a carico dei nipoti.

Sarebbe opportuno che lo stesso Ordine degli Avvocati territorialmente competente analizzi certi comportamenti dei legali che non conoscono o artificiosamente negano il diritto di famiglia e il diritto minorile e/o dirigono e/o concorrono nell’attività criminosa dei propri assistiti.

Questi casi di ingerenza dei nonni nella vita dei nipoti, in Italia e nel Veneto, sono innumerevoli. I minori vengono privati della bigenitorialità e i padri non collocatari della co-genitorialità, nell’indifferenza di chi dovrebbe tutelare il superiore interesse dei minori. A chi di competenza la il giudizio.

 

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