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L’emarginazione del padre e le baby-gang:
le responsabilità di tribunali e servizi sociali
C’è grande preoccupazione per il fenomeno delle baby-gang, in continuo incremento, poiché una grossa fetta della realtà giovanile è fuori controllo e mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Tante sono le analisi e le soluzioni proposte dalla intellighenzia socio-psicologica sostenuta dal consenso politico, che, con poche idee e scarsa cultura giovanile, non ha proposto nulla di veramente serio per risolvere il problema. Ci sono stati tanti espedienti che lasciano il tempo che trovano e il fenomeno, nel frattempo, aumenta e diventa sempre più incontrollabile.
Gli esperti, salatamente pagati con i soldi pubblici per farci ripetere il solito “ovvio”, per spiegare il fenomeno, scomodano, ancora una volta, la scuola e invocano pene più severe, dimenticando che qualsiasi soluzione deve passare, prima di tutto, per la famiglia e che con le manette non si educa. Di questo triste e preoccupante fenomeno giovanile la famiglia ne è la principale responsabile, perché, di fatto, ha rinunciato al proprio ruolo educativo nei confronti dei figli, delegando, in sua sostituzione, la strada, i luoghi di aggregazione e la scuola, che a tutto dovrebbe dare risposta e, in genere, non fa più cultura e formazione nei giovani. La scuola, poi, in molti casi, è in balìa di improvvisatori culturali, scientifici e ad educatori con teorie stravaganti e, spesso, anche improvvisate per coprire la mancanza di professionalità, sia come educatori che come istruttori professionali.
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