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AOSTA
7 aprile: l’orgoglio dei padri
nel nome di Antonio Sonatore
Lunedì 7 aprile ricorre il 29° anniversario del gesto di disperata contestazione della giustizia ingiusta, compiuto dal maestro Antonio Sonatore, che, nel giorno di Pasqua del 1996, si è dato fuoco dinnanzi al Tribunale di Aosta per affermare l’inalienabile diritto dei figli ad avere un padre e di un padre a poter fare il padre. Sonatore voleva fare il padre, ma, per circostanze non del tutto comprensibili e chiare, su cui ancora è opportuno riaprire un dibattito, gli era stato vietato,
nell’indifferenza delle istituzioni, tutte, che si ritenevano autorizzate a disconoscere le proteste di questo amato insegnante, che portava avanti una didattica innovativa, di cui, ancora oggi, i suoi allievi ne parlano.
Non era un esaltato – e tantomeno un pazzo – come qualcuno sosteneva, ma un padre che voleva fare il padre. Voler fare il padre non è un reato, ma solo l’esercizio di un suo diritto, che deve essere permesso anche nelle complesse vicende che si sono susseguite alla separazione e alla sua richiesta di poter essere padre a tempo pieno.
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