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Lettera aperta alla Ministra Elena Bonetti, Politiche della Famiglia e Pari opportunità
Questione minori e Covid-19
Signora Ministra,
le chiediamo la cortesia di prestare un poco del suo tempo alla nostra intromissione, in un momento in cui il tempo certamente è molto prezioso per il Suo impegno.
Come associazione, di cui ricopriamo il gravoso incarico di presidente onorario e presidente, da 23 anni siamo in prima linea sulla problematica della famiglia separata, dei figli e dei minori, quelli abbandonati e quelli sottratti, di soggetti che vivono le conseguenze provocate anche da decisioni inadeguate ed ingiuste. Siamo intervenuti presso il ministro Bonafede e il C.S.M. depositando anche nostre osservazioni e considerazioni sul funzionamento della Giustizia.
Abbiamo seguito la Question time del 1 aprile, per l’occasione del momento particolare del coronavirus. Lei così ha iniziato: “ho voluto convocare per il giorno 8 aprile prossimo l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, istituendo al suo interno un gruppo di lavoro con il compito di valutare l’impatto dell’emergenza che stiamo vivendo e le conseguenti misure necessarie al sostegno del benessere materiale e emotivo dei bambini e dei ragazzi”.
Certamente è primario e fondamentale l’intervento del governo per tutelare la salute della collettività, specialmente per i rischi che questa corre in un momento così drammatico per tutta l’umanità.
L’impegno dovrà superare ogni limite e prospettiva per la futura esistenza dell’uomo.
Noi però, come associazione, non possiamo e non vogliamo stare alla finestra, proprio perché, in questo drammatico momento, si prenderanno decisioni che riguardano i minori, come da lei annunciato.
Abbiamo aperto il sito del Dipartimento delle politiche sociali e abbiamo notato molte voci che riguardano la famiglia, tutte rappresentate da immagini sorridenti di segno unitario, per diversità di interventi e informazioni. Abbiamo provato ad aprire la prima pagina Coronavirus informazioni per la famiglia e in questa abbiamo ritrovato tante risposte che riguardano però il comportamento di una famiglia normale, che vive con figli a casa. Raccomandazioni e suggerimenti tesi verso la sicurezza e la prevenzione. Non abbiamo trovato invece alcuna informazione sullo stato e sulla situazione della famiglia separata e sui figli divisi.
Questa famiglia è sfuggita all’evento delle politiche del suo ministero!
E’ una dimenticanza oppure una scelta politica nei confronti di un problema che non si vuole o si ha timore di affrontare? Eppure il problema esiste e specialmente in questo pericoloso momento.
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