Doverosa riflessione
I Minori, la Giustizia e la Legge
Avv. Gerardo Spira *
Ogni giorno leggiamo sulla stampa notizie di decisioni estreme della Giustizia adottate nei casi di separazioni, che ormai hanno invaso la famiglia e la società come un fiume in piena. Non c’è più assunzione di responsabilità giudiziaria o almeno essa non ha assunto il concreto e pieno valore! Ogni Tribunale tira fuori dal cilindro il proprio coniglio. Il rito davanti al Tribunale per i minorenni è diventato un terno al lotto; nessuno riesce a prevedere la decisione, tranne qualche caso preannunciato per la notorietà dei soggetti in campo.
I genitori aprono il fronte di guerra, la giustizia prepara lo scenario; il palcoscenico si affolla di una miriadi di personaggi, pronti ad aggredire, a tentare di mediare o ad accaparrarsi il pomo della contesa nel lungo e interminabile percorso giudiziario.
Il minore, soggetto che la legge pretende di salvaguardare, corre da una parte all’altra, strattonato, sgridato e imbeccato, in attesa di incontrare la tanto agognata pace e serenità. Intanto il tempo corre e come ormai tutti sappiamo, tra un rinvio e l’altro, memorie e Ctu, ci ritroviamo, ormai stanchi, maturi, si fa per dire, per sentire l’ardua sentenza.
Nel giorno del giudizio i genitori si presentano con qualche capello bianco, accompagnati da qualche altro minore, intanto venuto al mondo nel quadro della convivenza allargata insieme al fratello, pomo della discordia, col tono della voce cambiato, accompagnato per mano dalla prima fidanzatina di turno.
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