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Le variegate e indelebili violenze sui minori
Quando si parla di violenza sui minori si pensa subito alle violenze sessuali e a quelle fisiche, i c.d. maltrattamenti, che possono avvenire nel contesto familiare, scolastico e in quello amicale e del tempo libero. La violenza familiare è difficile da individuare per il clima di omertà che circonda i componenti del nucleo e per il timore nei minori, spesso giustificato, che la denuncia possa rendere ancora più pesante la propria condizione esistenziale per le inevitabili conseguenze punitive che una siffatta denuncia provocherebbe nei responsabili di tali gesti.![](/a/images/stories/24_6_2024_01.jpg)
Assoluta l’omertà sulla violenza sessuale che vede i minori vittime di abusi di cui, purtroppo, troppo spesso nemmeno la famiglia sospetta a causa delle relazioni interne rese labili dalla scarsa e significativa compresenza partecipata alla vita del nucleo familiare e dal mancato dialogo genitori-figli e dalla scarsa propensione dei minori ad aprirsi con i fratelli e le sorelle. Una certa rilevanza ha pure la scarsa predisposizione e/o educazione dell’adulto a considerare il minore come una persona con tutti i suoi diritti e con tutte le sue esigenze che vanno rispettate, sempre, altrimenti si genera in lui un profondo senso di sfiducia nel proprio contesto abituale e preferisce, senza alcun controllo, il ricorso agli amici, talvolta anche loro molto problematici verso il mondo che li circonda. Si crea, in questo caso, una situazione pericolosa e deviante di cui oggi poco si parla e sulla cui origine quasi mai si effettuano valutazioni scientifiche approfondite. La incapacità di rapportarsi in modo corretto con i figli e i minori in genere è un vero e proprio problema sociale a cui devono dare una risposta anche le strutture preposta alla tutela dei minori e al controllo delle capacità genitoriali.
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