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La legge c’è e va applicata sul serio
Si è papà tutti i giorni e nella quotidianità dei figli
Il Tribunale di Verona (ordinanza del 7.4.2025), codice di procedura civile in mano, applica l’art. 473-bis.39 e condanna una madre per aver violato le decisioni del tribunale sul diritto del minore di stare anche con il padre, perchè si era trasferita all’estero con il figlioletto e, nonostante venisse spesso in Italia per i processi in corso, non lo portava con sé per farlo stare con il padre. Per questa sua condotta ostruzionistica, era stata condannata, nello scorso autunno, ad una multa di €. 3.000
euro dallo stesso tribunale scaligero per il mancato rispetto del diritto di visita padre-figlio. Nei primi mesi del 2025, anche il tribunale del paese estero in cui si trovava l’aveva condannata disponendo di riportare il figlio in Italia per rispettare il diritto di visita del minore con il padre.
Il tribunale, con questa ordinanza, affronta la questione della violazione del diritto di visita da parte del genitore collocatario/affidatario con chiarezza (rispetto della legge) e con determinazione, in base alle leggi vigenti, poichè ha ritenuto che la condotta materna fosse “gravissima” e non ha avuto remore nell’applicare alla madre una multa di 200 euro per ogni giorno di inadempienza. La riforma Cartabia, del 2022, prevede, infatti, che il giudice possa intervenire d'ufficio, cioè anche senza denuncia (o ricorso) specifica, nei confronti del genitore che non rispetta le regole dell’affido del minore, ma che, purtroppo, i giudici ignorano ed evitano, salvo poche eccezioni, di applicarla, perché colpirebbe, principalmente, le donne inadempienti.
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